Glossario
Asset allocation
L'asset allocation è un processo che porta alla decisione di come distribuire l'investimento tra le diverse categorie di attività finanziarie (incluso azioni, obbligazioni, liquidità) e attività reali (incluso immobili, merci, metalli preziosi). Le scelte di asset allocation sono determinate dalla necessità di ottimizzare il rapporto rendimento/rischio in relazione all'orizzonte temporale e alle aspettative dell'investitore.
Azioni
Le azioni sono titoli rappresentativi del capitale di una società. Azioni ordinarie: sono titoli rappresentativi di una quota del capitale di una società incorporanti il diritto di voto nelle assemblee e il diritto ai dividendi. Non danno però alcun privilegio ai detentori in caso di fallimento della società. Rappresentano una forma di investimento rischioso il cui valore dipende dall'andamento e dalle scelte strategiche della società.
Azioni privilegiate: sono titoli azionari privilegiati rispetto a quelli ordinari per la distribuzione dei dividendi e per il rimborso del capitale allo scioglimento della società. Conferiscono il diritto ad una determinata quota dell'utile distribuibile prima che venga assegnato il dividendo alle Azioni Ordinarie. Non consentono l'esercizio del diritto di voto nelle assemblee. Azioni di risparmio: le azioni di risparmio sono azioni prive del diritto di voto e possono essere emesse solo dalle società quotate in Borsa. Possono essere nominative o al portatore.
Benchmark
Il benchmark, o parametro di riferimento, è comunemente utilizzato per confrontare la performance di un fondo comune, costruito facendo riferimento a indici elaborati da soggetti terzi e di comune utilizzo. Il benchmark, la cui indicazione è per l'Italia un'informazione obbligatoria da inserire nel prospetto informativo, ha l'obiettivo di consentire all'investitore una verifica facile del mercato di riferimento - e quindi del potenziale livello di rischio/rendimento- in cui il fondo si trova ad operare, oltre che fornire un'indicazione del valore aggiunto in termini di extra-performance della gestione. I benchmark più utilizzati sono rappresentati dai principali indici borsistici, come il Mibtel, l'indice MSCI Europe o il Dow Jones Industrials.
Fondo comune di investimento
Il fondo comune di investimento è una forma per investire i propri risparmi, in base alla quale si affida una determinata somma a una società di gestione del risparmio (SGR), che svolge professionalmente l'attività di intermediazione mobiliare. Si dice "comune" perché concorrono a formalo molti risparmiatori e di "investimento" perché le somme raccolte devono essere investite. La partecipazione al fondo avviene attraverso le quote, in base alle quali vengono ripartiti i guadagni. L'acquisto di quote di un fondo comporta il pagamento di commissioni di diversa natura (ingresso, gestione, uscita, ecc.).
Fondo pensione
Istituiti con decreto legislativo 21 aprile 1993, n. 124, sono strumenti che consentono di costruire una rendita pensionistica integrativa (cosiddetto 'secondo' o 'terzo pilastro'), la quale va a integrare la rendita fornita dai sistemi di previdenza obbligatoria ('primo pilastro'). Il loro funzionamento si esplica in due momenti diversi: in una prima fase, quella detta 'di raccolta', il fondo pensione riceve le contribuzioni previdenziali che gli sono versate dal lavoratore aderente e dal datore di lavoro nonchè le quote di accantonamento annuale del trattamento di fine rapporto. Quanto viene così accumulato dal lavoratore serve come montante per la successiva fase, denominata comunemente 'di rendita', nella quale al lavoratore è corrisposta, per l'appunto, una rendita pensionistica periodica, proporzionale alla contribuzione effettuata.
Gestione Attiva
E' quella propria di un fondo il cui gestore sceglie, a sua discrezione e secondo proprie valutazioni, quali titoli acquistare o vendere senza lasciarsi guidare in questa operazione dalla replica dell'indice di riferimento (Benchmark). Il gestore cerca di battere il benchmark mediante la variazione dei pesi del portafoglio a seconda delle aspettative e privilegiando alcuni titoli piuttosto che altri (stock picking).
Gestione Flessibile
La gestione flessibile è un metodo di gestione che non fa riferimento ad un benchmark di mercato. Il gestore non ha vincoli nelle decisioni di investimento, avendo come obiettivo il raggiungimento di un risultato (total return) positivo indipendente dall’andamento dei mercati. Di norma le gestioni flessibili fissano l’obiettivo di rendimento nel superamento di un rendimento “risk-free” e indicano un livello massimo di volatilità (misura statistica del rischio di portafoglio) entro cui il gestore intende muoversi.
Gestore
Il gestore di un fondo è il responsabile dell'allocazione del patrimonio del fondo secondo le strategie societarie e la politica di investimento dichiarata. La sua attività si distingue in tre fasi: asset allocation, ossia ripartizione delle risorse tra i diversi strumenti finanziari, decisione sui momenti in cui modificare il portafoglio (market timing) e selezione dei singoli titoli (stock picking).
Obbligazione
L'obbligazione è uno strumento di finanziamento per gli Stati e le imprese e rappresenta capitale di debito, a differenza delle azioni che rappresentano capitale di rischio. In altre parole, il possessore di un'obbligazione ha diritto a una remunerazione per il capitale investito (interessi), mentre la remunerazione dell'azionista dipende dal fatto che l'azienda riesca a conseguire utili. Durante la vita di un'obbligazione, il suo possessore riceve regolarmente il pagamento degli interessi calcolati sul tasso nominale, mentre a scadenza rientrerà in possesso del capitale investito. Esistono alcune eccezioni, come le Obbligazioni zero coupon, così dette perché per esse non è previsto il pagamento degli interessi, ma uno sconto sul prezzo di emissione.
Organismi di investimento collettivo del risparmio (OICR)
Per OICR (organismi di investimento collettivo del risparmio) si intendono tutti i Fondi comuni di investimento e le SICAV. Si tratta di Investitori istituzionali che si occupano della gestione collettiva dei patrimoni.
Portafoglio
Un portafoglio è formato da un insieme di azioni, obbligazioni e altri strumenti di investimento, quale ad esempio un fondo comune. Si parla di portafoglio di un fondo per indicare i titoli su cui investe e di portafoglio del risparmiatore con riferimento agli strumenti finanziari in cui ha allocato il proprio patrimonio.I piani d'investimento del capitale sono una modalità di sottoscrizione del fondo che prevede un versamento in un'unica soluzione, differenziandosi pertanto dal Pac (piano di accumulo).
Prospetto informativo
Il prospetto è un documento scritto che deve essere obbligatoriamente consegnato all'investitore al momento dell'acquisto di un fondo. E' suddiviso in due parti. La prima descrive la politica di investimento, i rischi e fornisce informazioni di carattere economico come costi, agevolazioni e regime fiscale; la seconda presenta i dati storici di rischio/rendimento e dei costi dei fondi. Molte società rendono disponibile il prospetto informativo anche sul web.
Regolamento
E' l'insieme delle norme che regolano l'attività di un fondo e lo caratterizzano rispetto agli altri. Viene approvato dalla Banca d'Italia. Insieme al prospetto informativo, al momento della sottoscrizione di un fondo deve essere consegnato al risparmiatore anche il regolamento di gestione, che rappresenta il testo del contratto concluso con la società di gestione e la vincola al rispetto di una serie di norme.
Risparmio gestito
L'industria del Risparmio gestito può essere intesa come l'insieme delle persone o enti che generano risparmio (risparmiatori) e delle società che gestiscono i fondi raccolti (società di gestione del risparmio e altri intermediari). Il Testo Unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria autorizza alla gestione dei patrimoni le Società di Gestione del Risparmio (SGR), le Società di Intermediazione Mobiliare (SIM) e le banche. Il disciplinato svolgersi delle operazioni è monitorato da organi di controllo preposti per legge.
Sgr
Le società di gestione del risparmio (Sgr) sono società per azioni con sede legale e direzione generale in Italia autorizzate a prestare il servizio di gestione collettiva del risparmio. In pratica, la Sgr amministra il patrimonio del fondo, scegliendo i titoli da comprare e vendere, l'investimento in liquidità, la composizione del portafoglo e la ripartizione dell'investimento tra attività rischiose e prive di rischio. Oltre alla gestione collettiva può svolgere quella di gestione individuale (gestioni patrimoniali). Per operare deve ricevere l'autorizzazione della Banca d'Italia, che dà il via libera sentita la Consob.
Sicav
Le società di investimento a capitale variabile (Sicav) sono società per azioni con il capitale che varia in funzione delle sottoscrizioni e dei rimborsi e per questo è detto variabile. Il capitale della società, quindi non è un valore nominale che esiste solo sulla carta, ma è pari al patrimonio netto della società stessa. Hanno come oggetto esclusivo l'investimento collettivo del patrimonio raccolto mediante l'offerta al pubblico di proprie azioni, il cui valore è pari al patrimonio netto diviso per il loro numero. La differenza rispetto ai fondi comuni è data dal fatto che il risparmiatore, acquistando azioni anziché quote, ha diritto di voto e può influire direttamente sulla gestione della società. Inoltre nella sicav fondo e società di gestione coincidono. Tali società sono state istituite nel nostro ordinamento giuridico nel 1992. Per operare devono ottenere l'autorizzazione della Banca d'Italia e avere un capitale minimo di un milione di euro. La vigilanza spetta alla Banca d'Italia e alla Consob.
Unit-Linked
Le unit linked sono polizze assicurative i cui rendimenti sono legati all'andamento di alcuni fondi di investimento collegati. La polizza può prevedere la garanzia di un capitale o rendimento minimo.
Volatilità
La volatilità è la variazione che si registra nel prezzo di un titolo, solitamente misurato dalla Deviazione standard.